Immaginate due persone agli antipodi. Quelle siamo noi: un’insegnante di yoga ed una cacciatrice di business.
Nella lotteria della vita, la parola cancro è uscita per tutte e due. Qualche anno fa, ci ha rese amiche la corsa, mai pensando che ci avrebbe insegnato a non farci superare sul filo del traguardo da quest’avversario temibile.
- Vally: nata durante gli anni dell’ austerity, è stata tirata su a latte e “crisi economica “. Laureata in Farmacia (facoltà scelta solo perché durava 4 anni e quindi costava meno in tasse universitarie!) diviene una vestale del lavoro nel settore business delle multinazionali del farmaco (sì, proprio le cattivissime “Big Pharma”). Per lunghi diciotto anni non pensa che a produrre fatturati . Quel che resta lo vive correndo e pedalando.
Racconta la sua esperienza con il melanoma, e di come abbia vissuto fino adesso, sopravvivendo miracolosamente al peggiore dei mali: sé stessa. Giura che questo blog si è scritto da solo, con l’importante contributo di tutte le persone che l’hanno accompagnata -e continuano a farlo- in questo folle cammino.
- Libel Seva: quando è nata, a Roma c’erano i Giochi Olimpici: non è un caso che lo sport sia entrato nel suo DNA. Laurea in sociologia, Master in Analisi Transazionale, e una vita professionale frenetica, non le hanno impedito di salire su un tappetino da yoga nel lontano 1985. Da allora non ne è più scesa. Si definisce “funzionalista con panni risciacquati in Gange”. Insegna Kundalini yoga e Restorative Yoga, orgogliosa della sua Associazione Sportiva Artha. Ha un figlio che, come tutti i millennial, è un indipendente cittadino del mondo. E’ una romana transfuga al Nord, cui è immensamente grata per averla accolta (e curata) – nonché averle fornito un sant’uomo che le sta vicino sempre e nonostante.
Racconta la sua esperienza con il GIST, raro tumore gastrointestinale, e di come lo yoga sia un fondamentale strumento per rilassare il corpo e calmare la mente, con l’obiettivo di guarire e vivere.
Fattore K 